30 Novembre: 30 mila studenti in piazza. Milano bloccata dall’Onda

Contro
le leggi 133 e 137 e il decreto gelmini 180 in migliaia abbiamo paralizzato ancora una volta la città,
attraversando con l’altra metà
dell’onda le
strade di Milano. Abbiamo espresso la forte determinazione a bloccare
questo attacco multiplo all’istruzione che ci priva di diritti, dettato
dalle logiche del mercato e della crisi, sicuramente non da obiettivi
formativi. Dopo l’approvazione di ieri da parte del Senato del decreto 180 oggi
gli spezzoni universitari di Lima e P.ta Romana ed il corteo tutto,
hanno preso una posizione chiara: "non
siamo disposti ad accettare briciole e contentini, nè mosse puramente
demagogiche in nome di una meritocrazia ipocrita: Abbiamo 180 idee
migliori, nessuna tregua contro la 133"
, lo striscione di testa dello
spezzone universitario. Non
siamo disposti a pagare la crisi di
banchieri e bancarottieri, noi vogliamo una formazione libera, un
sapere antirazzista e accessibile per tutti: non aspettiamo una riforma
dall’alto ma cominciamo a costruire un’altra università dal basso!In piazza con noi anche Anna Adamolo, nuova ministra dell’istruzione
dalla manifestazione nazionale del 14 novembre, quando l’Onda Anomala
a Roma ha destituito la Gelmini. Con lei abbiamo ricordato che  il 12
dicembre l’onda travolgerà Milano con uno sciopero metropolitano
in
una data simbolica, quella di Piazza Fontana, per ribadire che "non
c’è futuro senza memoria e non c’è memoria senza formazione"
e che noi
non abbiamo paura di andare avanti nella contestazione di queste leggi,
finchè non verranno del tutto stralciate, e oltre.Da lunedì continuano
le mobilitazioni delle facoltà verso lo sciopero metropolitano.

FOTO DELLO SPEZZONE DI LIMA (Bicocca, Poli, CittàStudi, Mediazione)

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